mercoledì 8 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo

Fino a ieri sera alle 21,00 pensavo che per qualche giorno non avrei più potuto postare nuove ricette e invece eccomi ancora qui.
Mi ha molto colpito l'immane tragedia scaturita dal terremoto verificatosi in Abruzzo e, già dal lunedì, sono stato allertato per un mio possibile intervento nelle località colpite dal sisma.
Perciò, fino a quell'ora, mi era stata confermata la partenza: sarei dovuto partire stamattina alle 6,00, con altri volontari, e raggiungere gli altri membri dell'associazione di cui faccio parte che già sono in Abruzzo.
Sono un volontario della protezione civile e ho già fatto interventi in situazioni analoghe.
Per fortuna, sono tantissimi quelli che si sono messi a disposizione e sono partiti subito.
Per ora quindi la partenza è rimandata, ci sono un numero di volontari sufficienti, essere in troppi e magari non coordinati non farebbe altro che aggravare l'emergenza e la naturale concitazione che connota questi momenti.
Resto comunque pronto a dare il cambio a quelli che sono operativi in questi giorni e spero di poter partire presto per dare anch'io il mio piccolo contributo.
Eccomi quindi, con la valigia pronta, a postare nuove ricette. La prossima andrà in pubblicazione tra poco, sono tagliatelle con gli asparagi selvatici; ebbene si, mia mamma li ha raccolti nei nostri campi e io li ho subito cucinati.

2 commenti:

  1. è una vera tragedia per tutti gli italiani, siamo tutti orgogliosi di avere gente come voi che partono ad aiutare quella povera gente...se raggiungi quei posti porta un bacio da parte di tutte noi..ciao

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  2. @ piera: in realtà le persone in gamba, quelle di cui essere fieri sono quelle che operano nell'ombra, senza dire niente e non quelle come me che lo sbandierano su un blog.
    Per fortuna sono tante le persone che sono partite per questa emergenza, che sono pronte a farlo o che vorrebbero farlo ma non possono (magari perché hanno da accudire un familiare non autosufficiente).
    Io ho la fortuna di non avere problemi in famiglia e sul lavoro e posso permettermi di partire.
    Per esperienza so che quel poco di mio che posso portare è abbondantemente ripagato; da queste esperienze torno sempre molto arricchito in esperienze umane.
    Non vorrei mai che capitassero catastrofi di questo genere, ma quando purtroppo succedono eccomi pronto a dire il mio si, convinto che anche questa volta sarà un'esperienza indimenticabile che fa soffrire ma che fa crescere.

    P.S. comunque, se vado, il bacione lo porto! ;)

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